Le cartine occlusali possono alterare la performance dei muscoli masticatori.

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Le cartine occlusali sono ampiamente diffuse nelle cliniche odontoiatriche per valutare la distribuzione dei contatti tra le arcate dentarie. Spesso la distribuzione, numerosità ed area dei contatti evidenziati sono utilizzati come stima della “qualità” dell’occlusione stessa. I Ricercatori dell’Università di Loughborough (S. Forrester, RG, Presswood, AC Toy, MTG Pain) (UK) hanno valutato la performance dei muscoli masticatori con e senza le cartine occlusali interposte tra le arcate. Sono state valutati 4 tipi di indicatori occlusali rispettivamente di 24, 60, 96 e 202 µm di spessore. Per quantificare numericamente l’attivazione muscolare sono state eseguite elettromiografie di Temporali e Masseteri seguendo principi di standardizzazione. I vari indici elaborati hanno dimostrato come esclusivamente gli indicatori da 24 e 60 µm di spessore non hanno causato modifiche significative nel reclutamento dei muscoli masticatori. Gli Autori concludono come gli indicatori occlusali possono alterare la performance dei muscoli masticatori quindi inficiare la misura che essi stessi forniscono (assumendo il concetto che il reclutamento muscolare è uno dei fattori che determinano la posizione mandibolare quindi l’occlusione stessa. N.d.R).